Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare
ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta.

(Thomas Stearns Eliot)


giovedì 25 ottobre 2007

TERZO PORTONE



Abruzzo, massiccio della Majella, ingresso ad una quota di 2640 m slm, 250 metri di profondità, T di 1,5 °C... è la Grotta del Terzo Portone, anche conosciuta come Abisso de Gasperi, il cuore della Majella!




La Majella, seconda cima dell'Appennino...molti la guardano da lontano, così maestosa, imponente, con le sue forme arrotondate dai diversi eventi glaciali... tanti si avvicinano a Lei e scoprono la sua natura selvaggia, a tratti inospitale... ma solo pochi conoscono il suo cuore che nasconde dei segreti che solo tanta pazienza, fiducia e forza di volontà possono portare alla luce!
Solo guardandola ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un fenomenale ambiente carsico in cui l'acqua, completamente assente in superficie, è riuscita a scavare vie "alternative" per poi tornar fuori, molto più a valle, in limpide e abbondanti sorgenti. La sua natura calcarea, le sue numerose doline hanno spinto tanti alla ricerca di queste gallerie sotterranee, una ricerca resa però difficile dai depositi detritici che ricoprono ogni angolo di questo luogo rendendolo così tanto arido agli occhi di tanti...
...Sono passati ormai 20 anni da quando, alla base di un pozzetto conosciuto da sempre, ma fino ad allora ostruito da un nevaio, si è trovata la prosecuzione che ha portato alla luce questa grotta.. da lì in poi, anno dopo anno, si sono svolti dei campi che hanno impegnato numerosi speleologi nello scavo di due frane interne, la prima a -68m, la seconda a -130m...tanto impegno da parte di tutti coloro che hanno partecipato, tanta fatica premiata dal raggiungimento di 250m di profondità che si sviluppano in un'alternanza di ampi pozzi e anguste strettoie...
La mia prima volta nella Grotta del Terzo Portone non la dimenticherò mai...maggio 2006!!!
La grotta allora raggiungeva una profondità di 204m circa... troppo tardi per collaborare al lavori di scavo e sentire la grotta anche "un pò mia", ma sempre in tempo per essere coinvolta nelle successive "spedizioni".
La Majella era coperta di neve e i ripidi pendii ostacolavano ogni mio movimeto per raggiungere il campo base...il rifugio Manzini! Si decide di non entrare tutti insieme...bisognava allargare una lunghissima strettoia (il Meandro Amaro) e si poteva lavorare in pochi, dato che rimanere fermi vuol dire morire di freddo! Finalmente posso entrare..non stavo più nella pelle...la voglia di vedere dal vivo quel posto che i miei amici tanto amano, di cui tanto mi avevano parlato e in cui tanto hanno lavorato era davvero infinita...
All'interno c'era molta acqua, troppa...la neve all'esterno di certo non aiuta!!! Ho iniziato a sentire troppo freddo, tanto che appena raggiunto il fondo ho deciso di risalire...gambe e braccia non le sentivo più...mi veniva da piangere...pensavo che non sarei mai uscita da lì...ma con l'aiuto degli altri, anche loro morti di freddo, dopo qualche ora sono fuori!!! Che sofferenza!!!
Ma nonostante tutto quella non è stata l'ultima volta...è troppo grande l'emozione di essere lì...e cercare di andare oltre...dove solo l'acqua fino ad ora è riuscita a passare!
Fortunatamente le condizioni della grotta nei campi estivi sono ben diverse...niente "pioggia" in grotta e la bassa temperatura (1,5°C) è più "sopportabile"!!
Negli ultimi 2 campi si è raggiunta la profondità prima di -230m e successivamente di -250m!
In tutto questo la mia presenza non è mai stata essenziale...ma so che devo stare lì, voglio stare lì e fare il possibile per aiutare gli altri...
La grotta promette tanto e anche se molti ormai hanno perso le speranze per il troppo lavoro che questa esplorazione comporta, qualcuno di noi (io compresa) ci crede ancora e darò il massimo affinchè il cuore della Majella possa essere anche MIO!
...non bisogna arrendersi mai!!!...

2 commenti:

Alessandra Giura ha detto...

...beh...scusate se non so scrivere...penso di aver tralasciato tante cose...

Anonimo ha detto...

Un giorno avremmo sicuramente il modo di far vedere agli altri i grandi ambienti che sono dentro la nostra amata/odiata Majella, ma adesso dobbiamo tenere duro dal momento che siamo rimasti in pochi a crederci